Forze militari ucraine accusate da Human Rights Watch di usare mine anti-uomo vietate

Human Rights Watch ha chiesto all’Ucraina di indagare in base a denunce di utilizzo di mine anti-uomo vietate da parte delle sue forze armate nel nord-est della città di Izyum durante l’occupazione russa. Secondo l’organizzazione, le forze ucraine sembrano aver sparpagliato estensivamente le mine nella zona, causando vittime tra i civili e rappresentando una minaccia continua. HRW ha trovato prove del lancio di mine anti-uomo PFM da parte delle forze ucraine in aree occupate dalla Russia vicino a strutture russe.

Queste mine, conosciute anche come “mine farfalla” o “mine a petalo”, sono differenti da altre mine in quanto vengono sparse da aerei, razzi e artiglierie, da veicoli o lanciatori speciali. Il loro utilizzo è vietato dal Trattato sulla messa al bando delle mine anti-uomo del 1997, al quale l’Ucraina ha aderito nel 1999 e ratificato nel 2005. Secondo la relazione di HRW, anche le forze russe hanno utilizzato mine anti-uomo in diverse aree dell’Ucraina dall’inizio della guerra nel febbraio 2014.

Il ministero della Difesa ucraino non ha ancora risposto a una richiesta d’informazioni avanzata da HRW riguardo l’utilizzo delle mine e, in una risposta scritta del 23 novembre scorso, hanno dichiarato che le informazioni sul tipo di armi utilizzate non verranno commentate prima della fine della guerra. La relazione di HRW si basa su interviste con oltre 100 persone, tra cui testimoni, vittime di mine, medici e addetti alla riamazione, tra il 19 settembre e il 9 ottobre nella zona di Izyum. HRW ha verificato 11 vittime civili causate dalle mine in nove diverse aree nella città e nei suoi dintorni.

Secondo le fonti intervistate da HRW, le forze russe avevano affisso e distribuito volantini per avvertire del rischio di mine, avevano bonificato molte aree pubbliche e private e avevano portato alcuni feriti in Russia per cure mediche, azioni che non sono coerenti con la responsabilità del posizionamento delle mine. Operatori sanitari che hanno parlato con HRW hanno dichiarato che circa 50 civili, compresi cinque bambini, sono stati trattati per ferite che sembravano causate da mine anti-uomo.