Alchemiya: l’alternativa halal a Netflix senza gender e violenza gratuita

Netflix è un servizio streaming che promuove verso tutte le fasce della popolazione idee come quelle gender ed LGBT, uno sdoganamento totale della sessualità e della violenza. Ma esiste un’alternativa halal e si chiama Alchemiya.

La controversia sul film Netflix Cuties, recentemente criticato per i suoi contenuti anti-islamici e pedofilici, è stata accompagnata da dibattiti sullo stato odierno dei media.

I media infatti oggi, come in passato del resto, vengono utilizzati come strumenti per far subdolamente passare idee ed ideologie sotto la veste dell’intrattenimento.  

Netflix è un servizio streaming che promuove verso tutte le fasce della popolazione idee come quelle gender ed LGBT, uno sdoganamento totale della sessualità e della violenza. Cartoni animati come Big Mouth ad esempio promuovono esplicitamente pedofilia, necrofilia ed altre simili tendenze.

L’alternativa halal a Netflix è Alchemiya

Per rispondere a quello che in numerosi vedono come un mare mediatico di immoralità, molti hanno iniziato a cercare servizi alternativi che avessero delle politiche e un’etica più consone. Fra questi servizi alternativi spicca il servizio streaming muslim-friendly Alchemiya.

Alchemiya si descrive come:

“Servizio di Video-on-Demand che offre contenuti che raccontano la storia della creatività musulmana e il suo contributo alla civiltà globale. Il nostro contenuto ispira una nuova visione di cosa significhi essere un musulmano oggi.”

I programmi trasmessi da Alchemiya sono adatti a tutti ed offrono un’alternativa etica al tipo di intrattenimento promosso da altri media come Netflix. Il servizio inoltre è trasparente e non nasconde la propria componente identitaria.

In un mondo pieno di immagini negative sull’Islam, è fondamentale celebrare la diversità, la creatività e la vibrante cultura prodotta dai musulmani. Abbiamo dunque raccolto i migliori programmi televisivi e film del mondo che coprono un’ampia e autentica espressione delle culture islamiche. Arte, storia, spiritualità, istruzione, beneficenza, affari, cambiamento sociale, poesia, architettura, moda, viaggi, cibo, istruzione e molto altro ancora.

La crescente polarizzazione della società in cui chi non condivide lo status quo liberal-secolare e sessualizzante viene tacciato di bigottismo sta portando gradualmente alla formazione di veri e propri “mini-mondi” virtuali.

Le persone che non accettano gli standard etico-morali del secolarismo liberale sono state spinte a prendere nelle proprie mani la propria vita e quella della propria famiglia e comunità creando nuove alternative sotto forma di vere e proprie oasi mediatiche dove in precedenza vi era il deserto.

Se c’è una cosa che il caso Alchemiya insegna è proprio che solo con spirito imprenditoriale le varie parti della società che non condividono i dogmi secolar-liberali potranno difendere i propri ideali e promuovere ambienti sani ed idee consone.

Gli esempi di ciò sono pochi ma ci sono: istituti di ricerca come il Discovery Institute ad esempio si propongono di riunire tutti quegli accademici e scienziati che non condividono il dogma materialista promosso da alcuni scienziati che spesso discriminano quale articolo scientifico passi il vaglio della revisione fra pari proprio per motivi ideologici spesso anti-religiosi.

Canali come Smile2Jannah promuovono una comicità “halal” senza profanità e senza far riderere a discapito degli altri, come invece troviamo in casi come quello del comico Isaac Butterfield che durante uno dei suoi recenti spettacoli ha insultato le vittime musulmane dell’attacco dell’estremista cristiano di destra a Christchurch affermando che quelle perse non sono state solo vite umane ma tassisti e che questo era l’inconveniente più che la morte degli innocenti in sé.

L’intrattenimento è una componente fondamentale della vita delle persone ed aiuta a distrarsi dallo stress della vita quotidiana. Che questo importante bisogno venga sfruttato da servizi come Netflix per promuovere forzatamente ideologie senza passare per il vaglio del confronto diretto dell’idea è immorale e non fa che mostrare la debolezza delle ideologie stesse che vengono promosse e che, incapaci di sostenere il peso dello scrutinio intellettuale, sono costrette a serpeggiare nell’ombra per essere inculcate passivamente nelle nostre menti.